Man mano che approfondisco la conoscenza delle essenze, vedo il gatto e la sua famiglia con occhi diversi. Il gatto è ciò che è nella famiglia in cui si trova.

Molto spesso, descrivendo il bouquet che ho composto per il gatto, il familiare afferma ‘che sembra fatto per lui’. Il gatto vive in stretto contatto e continua relazione con i loro familiari, spesso le sue emozioni sono condizionate da quelle della famiglia in cui vive.

Nello svolgere la mia professione, come medico veterinario, educatrice, pet-terapista, non vedo solo il pet e ciò che la floriterapia può fare per lui, ma vedo soprattutto la persona che lo accompagna, la relazione che c’è tra di loro e le emozioni che condizionano la loro comunicazione.

Negli ultimi cinquanta anni, l’accettazione sociale ha permesso un’evoluzione importante nel rapporto uomo-animale, modificando il tipo di legame e incrementando il livello di cure prestate agli animali da compagnia. Il gatto, ha assunto negli anni un ruolo sempre più affiliativo in famiglia.

Si è passati dall’animale visto come res, cosa, ad animale come essere senziente, capace di pensare e provare emozioni.

Ma cosa lega un pet ad una persona e viceversa?

Sono svariate le motivazioni che spingono una persona ad adottare un gatto: solitudine, bisogno di fare movimento, necessità di prendersi cura, e via dicendo.

“Lavorare con gli animali significa prendersene cura con consapevolezza, sensibilità, coerenza e conoscenza, ma anche rispettare e amare incondizionatamente la loro identità biologica” (Matthews, 2009).

Le diverse interazioni e relazioni che possono costituirsi tra pet e umano, sono in alcuni casi equilibrate e rispettose, in altri meno.

La floriterapia è un  potente strumento per creare un’armonia tra l’animale e la sua famiglia e gli altri animali presenti.

I rimedi floreali rappresentano un sistema di promozione del benessere fisico, mentale e spirituale, oltre ad un aiuto per chi presenta problematiche psicosomatiche o somatopsichiche, squilibri emozionali, disarmonie della personalità.
È utile per favorire il percorso di guarigione, ma anche l’apprendimento, la tranquillità, il vigore, la collaborazione, ecc…

FIORI DI BACH
La terapia è stata proposta dal medico gallese E. Bach (1886-1936), secondo il quale le essenze di alcuni fiori selvatici sono in grado di riequilibrare le emozioni portando così beneficio anche all’organismo: “Lavoro sulle emozioni per curare il corpo”.

FIORI AUSTRALIANI
Ian White ha sviluppato la Floriterapia Australiana: “le Essenze Floreali Australiane aiutano ad armonizzare i disequilibri, vibrazioni che possono influire negativamente sullo stato emotivo degli esseri viventi”.

 

CONTATTAMI

* CAMPI OBBLIGATORI

ACCONSENTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI LEGGI LA NOSTRAPrivacy Policy